L'amore
Oltre alla rabbia, credo sia l'amore uno dei più potenti motori che muovono le nostre azioni. L'amore muove tutto, ma spesso non è lo stesso amore che ci hanno insegnato quello che dovremmo coltivare.
Ringrazio chi segue questa newsletter con un abbonamento pieno di amore, e chi sostiene il mio lavoro su Miciogatto offrendomi ogni tanto un caffé su Ko-fi.
In questi giorni ho ricordato tanto amore perché ho montato il video che parla della mia estate di cat sitter per tanti tanti gatti, che per me sono una gioia e una vera fonte di amore. Ecco qui il video sul canale YouTube di MicioGatto.
Inoltre ho respirato tanto amore anche creando la nuova Agenda di MicioGatto 2024, che contiene tanti tanti bei mici, oltre che il planner settimanale e i consigli proprio dati dal tuo gatto per il suo stesso benessere :P
Quello che proviamo per i nostri gatti è vero amore, e può dire quello che vuole il Papa quando accusa le persone di sostituire i figli con gli animali nei nostri cuori, ma ha torto perché possiamo amare molte creature alla volta. L’amore che possiamo dare è veramente infinito e si autoalimenta.
Io non ho figli, un po’ perché non ci sono state le circostanze, un po’ perché non ne ho mai desiderati, ma non sento la mia vita carente di qualcosa. Non si possono fare paragoni tra vite, ognuno ha la sua, chi con 3-4 figli, chi con gatti o senza, chi con sé stessə.
Nei riguardi dei gatti vedo proprietarɜ che davvero li amano tantissimo e questa cosa mi commuove sempre. E ci rende anche persone migliori.
Se solo avessimo verso noi stessə lo stesso amore che riserviamo per i nostri gatti, saremmo davvero più felici.
L’altro giorno una persona mi ha scritto una e-mail perché ha visto il mio video sul lutto per la perdita del proprio gatto, e si sentiva disperata perché aveva appena perso il suo micio ed era piena di sensi di colpa.
Il suo gatto era ammalato da tempo, lo aveva accudito sempre e aveva tentato di tutto per guarirlo, ma negli ultimi 3 giorni di vita del gatto, quando davvero non c’era nulla da fare, non ce l’ha fatta ad accompagnarlo all’eutanasia, lo ha lasciato ai genitori e non è riuscita ad essere presente, e si sentiva tanto in colpa per questo.
Oltre a capire perfettamente il dolore per la morte del gatto, capisco anche perfettamente i sensi di colpa, ma quello che mi sono sentita di dire a questa persona è di essere indulgente con sé stessa, di darsi un abbraccio perché stava vivendo una grande perdita e in più si stava accusando di qualcosa senza darsi pace.
A volte siamo davvero durɜ con noi stessɜ, pretendiamo molto, in una vita che non è per nulla facile da vivere.
Magari un giorno racconterò in un video che cos’è per me la spiritualità (ti va?), ma quello che posso capire da un comandamento che dice
Ama il prossimo tuo come te stesso
è che bisogna prima di tutto amare se stessɜ per essere in grado di amare lɜ altrɜ.
Amare sè stessɜ per me significa anche essere comprensivɜ verso sé stessɜ, coccolarci, dirci una parola buona, come faremmo per unə buonə amicə.
Siamo sempre così esigenti verso noi stessɜ, così durɜ, da dimenticare a volte che il miglior tempo che possiamo occupare è quello che ci aiuta ad ascoltarci, a capirci e a coccolarci.
Il mondo esterno non aiuta, ci è richiesta sempre una prestazione, veniamo continuamente giudicatɜ, ma qual è il giudizio che diamo a noi stessɜ? Siamo indulgenti? Sappiamo perdonarci? Sappiamo prenderci cura delle nostre debolezze e accettarle come le accetteremmo in unə amica, nel nostro gatto, in unə figliə?
Penso anche e soprattutto alle donne, educate che per farcela devono dimostrare di essere molto più brave di un maschio, e giudicate sempre, per l’aspetto, per il carattere, per le loro scelte. Ci insegnano a controllare il nostro aspetto per essere gradevoli (ma per lo sguardo di chi, poi?) ma non volgari, belle ma non provocanti, efficienti nel lavoro, ma accudenti, mamme, ma non troppo mamme. Insomma, come si dice nel film Barbie, essere donne è impossibile.
Stiamo andando verso l’autunno e poi l’inverno, che per me significa un po’ più di riposo, meno energia, un po’ più di coccole, per questo mi viene in questa newsletter questa riflessione sulle coccole e sull’amore verso noi stessɜ.
Ho pensato a come sarà il mio primo inverno di una vita senza gatti in casa (ma spero di averne a cui fare la cat sitter, così avrò compagnia!) e penso che sarà un inverno in cui dovrò pensare da sola a coccolarmi, a tenermi al caldo, a tirarmi su quando sarò triste e a ridere anche da sola, perché per tutte queste cose mi aiutavano in modo enorme i miei mici.
Oggi è arrivato a casa mia un micio che starà con me per due settimane, si chiama Silvestro, vi farò vedere video e foto su Instagram, è un amore! Una adozione del cuore fatta dalla sua famiglia, Silvestro aveva avuto un incidente e non ha l’uso di una delle zampe davanti, ma è un gatto fortunato perché è tanto amato!
Allora ci sono gatti che per pura fortuna vivono nel calore di una casa, altri invece no, come ci sono anche animali che vengono uccisi senza alcun motivo, come l’orsa Amarena o come i maiali del rifugio Cuori Liberi, ma perché succede questo? Non c’è alcun amore in queste azioni, perché devono accadere?
Io credo che queste cose ignobili vengano fatte perché le persone non sono educate ad avere amore verso sé stesse.
Se avessimo amore verso noi stessɜ, non faremmo del male agli animali, non inquineremmo, avremmo a cuore il futuro della Terra. Non ci lasceremmo abbagliare dalla pubblicità e dal consumismo, useremmo quello che ci serve davvero e daremmo il resto agli altri, sapremmo dire di no quando ci chiedono di lavorare oltre le nostre forze, non accetteremmo di essere governatɜ da chi vuole solo accumulare soldi e potere e non da chi fa il nostro bene.
L’amore non è una pratica che si legge solo nei libri, non è una cosa astratta di cui parlano i film. Ci educano a credere che l’amore sia sofferenza quando non veniamo corrispostɜ, che sia solo quel tipo di amore di coppia che spesso è più malattia che amore.
Quello non è amore.
Amare sé stessɜ è la cosa più bella che si possa fare. E non ha nulla a che fare con l’egoismo, perché ci insegnano anche questo concetto sbagliato. Amare sé stessɜ non è egoismo, ma è la pratica di vita più utile che possiamo avere. Amare sé stessɜ significa conoscersi, ascoltarsi, cercare di capire qual è la propria realizzazione. È chiedersi ogni giorno “che cosa voglio“?
Perché ognuno, se scava dentro di sé, negli anni e con il tempo, può scoprire che cosa ama fare, che cosa ama portare fuori nel mondo, ed ognuno lo fa in modo unico e prezioso.
Quando si ama sé stessɜ, certamente si può sbagliare, si possono ferire le altre persone, ma non si agirà mai per il male, ma sempre per il bene.
Io cerco di fare un passettino ogni giorno verso quello che voglio fare, di tirare fuori cosa amo fare, cosa mi dà più gioia, e non è egoismo, ma è portare al mondo ciò per cui sono nata, è un dono, che mi rende tanto felice.
Mi rende felice fare l’agenda di MicioGatto 2024, mi rende felice fare un video pieno di gatti, mi rende felice parlare di femminismo, mi rende felice vedere donne che imparano ad amarsi, sono partecipe della loro gioia.
Per questo oggi ti auguro tanto amore verso te stessə.
Ti auguro il tempo, lo spazio, il modo, per ascoltare la tua vocina interiore che ti dice “io voglio…“ e di realizzarlo a poco a poco.
Un grande abbraccio e tante coccole ai tuoi mici! <3