Quando vedo come vanno le cose nel mondo, mi viene sempre più da pensare che le persone odino veramente la natura.
Con le alluvioni in Emilia Romagna si fa tutto un parlare di cambiamenti climatici, ma quando le persone avranno ammesso che l’argomento è di primaria importanza, sarà ormai troppo tardi, anzi è già ora troppo tardi.
Quello che mi sorprende sempre è quanto ci riempiamo la bocca noi esseri umani di quello che riteniamo o non riteniamo naturale (cit.: “sterilizzare le gatte non è naturale!“, “una famiglia con due madri non è naturale!“, “le donne hanno nella loro natura il procreare!“ ), in base a quello che ci fa comodo.
Se seguiamo il ragionamento di che cosa sia o meno naturale, come possiamo ritenere “normale” la cementificazione ai nostri livelli attuali? O usare l’auto per fare 3-4 km? O lo stile di vita consumistico?
Non c’è proprio nulla di naturale nella vita degli esseri umani, ma cerchiamo di interrogarci anche su che cosa significa “essere naturale“, perché la natura a volte ce la immaginiamo come quella descritta nei film Disney, e non è affatto così. La natura è meravigliosa, ma è una continua lotta per la sopravvivenza.
Noi esseri umani abbiamo esasperato la lotta per la sopravvivenza e l’abbiamo trasformata in una distruzione per noi stessi, perché dopo la nostra estinzione l’ambiente che abbiamo distrutto risorgerà senza di noi. L’ambiente non morirà, ma noi si. E questo per la natura sarà solo che un bene.
Vi faccio un esempio: davanti a casa mia c’era un bel prato e un bel albero. Una magnolia che ogni anno faceva fiori bellissimi e dava casa ai nidi degli uccellini. Adesso davanti a casa mia c’è un condominio ed un parcheggio. E qualche nuovo inquilino minaccia di cacciare i gatti che gironzolano lì intorno a pedate, perché fanno la cacca nella loro meravigliosa erba finta.
Gatti che fino a ieri camminavano su un prato vero, che era anche casa loro. Ora cacciati a pedate perché l’essere umano deve costruire, deve “fare ordine“, avere il giardino “pulito“, asettico, ci deve essere “decoro“.
La natura invece sporca, nasce, cresce e muore, puzza, marcisce e poi profuma quando nasce un fiore. Ma le persone la natura la odiano perché le persone vogliono tutto immutabile, tutto pulito e ordinato, tutto “decoroso“ e che profumi di di insetticida.
Milù
Ora che non ho più gatti miei a casa, ogni tanto ospito Milù, che è una dei gatti della mia vicina, una di quelli che rischia di essere presa a pedate perché gironzola qui intorno.
Eccola qui mentre si gode le coccole al pancino:
Ecco Milù ha l’alito che puzza perché ha i denti non proprio a posto, quando va nella lettiera scava per mezz’ora buttando tutta la sabbietta in giro per il bagno e la lettiera la devo tenere in bagno perché non sa usare la porticina basculante per uscire in terrazza come facevano Lady e Oscar. Milù perde pelo e spesso non finisce la scatoletta di umido che le dò, che rimane lì a puzzare, insomma Milù è natura: sporca, puzza, fa disordine e la casa non è per nulla asettica e disinfettata.
Ma quando ti guarda con quegli occhioni e si mette in braccio a pretendere le coccole e se le gode tutte, tu capisci chiaramente quali siano le cose importanti della vita, e non sono di certo il “decoro“ del giardino o l’erba finta.
Ancora sul tema ambiente ed ecologia vorrei dire un’altra cosa: sarebbe ora che le aziende producessero confezioni di cibo per gatti riciclabili e poco ingombranti.
Non è possibile ordinare cibo per gatti su Zooplus e quando ti arriva a casa passare mezz’ora ad aprire scatole di cartone, dove dentro c’è un’altra scatola, sigillata con la plastica trasparente, dove dentro ci sono altre 3 scatole, che contengono delle altre buste di plastica.
Vi capita mai dopo aver fatto la spesa di passare un sacco di tempo a buttare via imballaggi una volta arrivate a casa?
Perché le aziende devono delegare a noi consumatori/trici l’onere di smaltire i loro imballaggi? Perché devo essere io a cercare confezioni senza plastica, pochi imballaggi, il detersivo sfuso, passare ore a spulciare al supermercato il prodotto che inquina di meno, e non si impone alle aziende di produrre in modo sostenibile?
Io a volte prenderei il bidone delle lattine, andrei davanti alla ditta che produce cibo per gatti e glielo svuoterei davanti: “Ecco, queste sono le tue lattine, e adesso dove le mettiamo??“
Mi è capitato di comprarmi un iPad. Mi piaceva la scatola e la volevo tenere. Ho passato 1 ora per togliere il rivestimento interno della scatola perché ci avevano incollato dentro tutta la sagoma che conteneva l’iPad, con plastichette varie. Allora vuoi dirmi che siamo arrivatɜ a produrre tali apparecchi super sofisticati e non ci prendiamo nemmeno la briga di costruire confezioni facilmente riciclabili? O che si sciolgano dopo l’uso? Vi rendete conto?
Nel frattempo ho ospitato a casa mia una gattina cieca, ed ho documentato la cosa con un video, e mi sono arrivati un sacco di commenti di persone che hanno o hanno avuto un gatto cieco: esperienze formidabili. Ecco qui il video:
Vi voglio anticipare l’argomento del prossimo video e vi voglio chiedere degli spunti. Sarà un video sull’eutanasia e parteciperà una veterinaria ed una psicologa. Vorrei porre loro le domande più comuni che si fanno i proprietari che devono decidere per l’eutanasia al proprio animale. Quali domande potrei fare? datemi degli spunti.
In queste ultime settimane sembrava che ce l’avessimo fatta: pillola anticoncezionale gratis per tuttɜ. Ma no, ovviamente non sarà così semplice, sia mai che le donne possano decidere da sole sul proprio corpo.
Quasi tuttɜ si dimenticano che la pillola si prende anche come terapia per alcune malattie che colpiscono solo le donne, come ad esempio l’endometriosi. Io sono stata operata di endometriosi tanti anni fa ed ho preso la pillola per anni. Quella malattia lì non la conoscevano bene nemmeno lɜ ginecologɜ, meno tra tuttɜ i ginecologi maschi, perché il dolore mestruale viene considerato “normale“, naturale.
Eppure milioni di donne ne soffrono, quasi tutte le mie amiche ci hanno avuto a che fare.
Nella donna tutto ciò che è un ostacolo a una vita felice è naturale. Tutto ciò che può aiutarci a vivere meglio e con meno dolore deve essere valutato da competenti commissioni tecniche formate per lo più da maschi.
In tutto ciò, la responsabilità anticoncezionale nella coppia ricade sempre sulla donna (bhè, è la donna che rimane incinta, no? al maschio che gli frega? Lui gode anche di più senza preservativo), ce la dobbiamo pagare per intero e a darcela gratis la pillola no, perché sennò vuol dire che non vogliamo procreare.
Io giuro, spero che prima o poi trovino il modo per far fare i bambini ai maschi. Così saremo finalmente LIBERE. Libere di fare o meno bambini quando lo vogliamo, libere di gestire il nostro corpo, libere di avere una carriera senza che ci chiedano continuamente: “Ma come fai con i fìgli??“, libere di non avere figli con la costante recriminazione che questo significa la fine della specie umana.
Ma vi siete mai chiestɜ perché insistano tanto sul fare figli?? Perché, secondo voi, dovremmo mettere al mondo tanti bambini, se il pianeta è già sovra popolato? Già adesso, con lo stile di vita che abbiamo, non ci sono più risorse per tuttɜ. Perché allora continuano a tartassare con sta cosa della bassa natalità? Io un perché lo so, provate a dirmi voi cosa ne pensate.
Nel frattempo questa primavera, per mantenere la mia sanità mentale in un mondo che mi piace sempre meno, sono andata ad erbe spontanee, consolidando un po’ di conoscenze che già avevo. Ho scritto i miei appunti in un erbario digitale, se vuoi darci una occhiata.
Vi sarete accorti che qui nella newsletter di MicioGatto non si parla più solo di gatti. Infatti ora si chiama “MicioGatto ed oltre”. I toni possono cambiare in base al mio umore, e in questi giorni sono di umore acceso perché sto seguendo le elezioni del sindaco di Vicenza, che è una lotta tra valori di destra e valori di sinistra.
Ormai tutta Italia mi sembra divisa in due. Capisco subito, scambiando qualche battuta con una persona, verso quale orientamento pende. Voi avete capito il mio? :)
Fatto sta che parlare solo di gatti mi stava stretto, vorrei confrontarmi e dire la mia anche su molte altre questioni, che ne dici? Andiamo avanti?
Se conosci qualcuno a cui potrebbe interessare questa Newsletter e fare rete, diffondila :)
Alla prossima!