Quanto conta la propria opinione?
In questo testo parlerò di opinioni personali, social, gatti per tirarsi su e da qualche parte nel testo vi invito ad inviarmi la foto del vostro gatto per il nuovo calendario!
A volte mi chiedo quanto conti esprimere la mia opinione, visto che sui social leggo l’opinione di tuttɜ, non richiesta, urlata e spesso ignorante. I social hanno davvero incentivato l’opportunità di chiunque di scrivere la propria opinione, il proprio pensiero, il proprio “Io penso che…“ o “Secondo me…“
Credo sia necessario fare un distinguo tra l’esporre un “Secondo me“ e l’esporre un proprio sentire.
Se si espone un “Secondo me“ su un argomento basato su fatti e dati, il proprio pensiero lascia il tempo che trova: ad esempio se io dico “Secondo me un gatto campa benissimo mangiando solo crocchette“, sto esprimendo un mio pensiero, ma sto dicendo una gran cavolata, perché se io studiassi l’argomento saprei benissimo che un gatto campa meglio se lo nutro per lo più con il cibo umido.
Questo vale quando si parla di gatti, quando si parla di femminismo, quando si parla di argomenti sui quali altre persone hanno studiato e ragionato e scritto e fatto studi per arrivare a determinate conclusioni e quando altre persone hanno avuto esperienza diretta di una situazione.
Per questo dire: “Secondo me un bambino cresce meglio con una mamma e un papà“ è una frase che lascia il tempo che trova, senza alcun fondamento, anzi è dannosa.
Quando invece si esprime un proprio sentire, cioè quando si dice “Questa cosa mi fa stare male“, oppure “Questa cosa mi fa sentire a disagio“ allora il discorso è diverso e l’apporto dato può arricchire la conversazione.
Se qualcuno dice: “Mi fa sentire a disagio vedere un bambino cresciuto da due papà“ allora si può andare ad indagare il perché ci sia questa sensazione di disagio: è perché temi qualcosa di diverso da te? Perché non è consuetudine nella società? Di che cosa hai paura?
Quando si esprime una opinione come quelle viste sopra, su fatti e realtà senza documentarsi, è come depositassimo un macigno irremovibile, senza averne alcun titolo, mentre quando esprimiamo un sentire, possiamo guardarlo e interrogarci, magari cambiare la nostra realtà o quella che ci circonda.
A me è successo con l’opinione che avevo sullo spostare un gatto durante le vacanze e portarlo a casa di un’altra persona. Ho sempre pensato che i gatti non vadano spostati dal loro ambiente. Per lo più lo penso ancora, ma bisogna distinguere da gatto a gatto.
Vedo continuamente gatti a cui faccio la cat sitter a casa mia adattarsi rapidamente al nuovo ambiente, rilassarsi, giocare, instaurare con me un rapporto positivo molto velocemente. È il caso di Hinata, che ha passato le prime ore a casa mia nascosta dietro al divano, per poi rilassarsi e giocare ricordandomi così tanto la Lady che mi si stringeva il cuore.
Per rimanere a tema gatti, ho deciso di far partire la raccolta foto dei vostri mici per popolare il Calendario di MicioGatto 2024, l’Agenda di MicioGatto 2024 ed anche un bel progetto che voglio presentare per i prossimi mesi e sul quale non ti voglio anticipare nulla :)
Quindi se volete che il vostro gatto appaia come testimonial nelle mie pubblicazioni, sono aperte le danze ed aspetto le vostre foto, potete compilare questo modulo e vi arriveranno le istruzioni.
Tutti i mici e le micie saranno inclusi!
Volevo anche chiedervi una cosa, dato che a scrivere una sola Newsletter al mese mi viene sempre molto lunga, e c’è sempre molto da commentare in un mese, cosa ne dite se la scrivessi più spesso? Vi lascio qui un bel sondaggino a cui rispondere per darmi la vostra opinione, che potete anche scrivermi direttamente via e-mail:
Questo mese sono successe davvero tante cose, e tante ne stanno succedendo.
Ho commentato il femminicidio commesso da Alessandro Impagnatiello, che ha accoltellato a morte Giulia Tramontano, incinta al settimo mese di loro figlio.
Vorrei commentare qui la notizia dei giorni scorsi secondo la quale la Procura di Padova ha impugnato gli atti di nascita di 33 bambinɜ già registrati fin dal 2017, togliendo loro la “madre non biologica“. Sono tutte famiglie composte da due donne.
La “madre biologica“ è considerata solamente colei che partorisce. L’altra madre, anche se in alcuni casi ha donato lei l’ovulo (ed è quindi la madre genetica del nascituro), perde così ogni diritto sul figlio o sulla figlia.
Le conseguenze sono mostruose, faccio alcuni esempi:
la difficoltà di organizzazione quotidiana: se la “madre biologica“ non può andare a prendere lə bambinə a scuola, all’altra madre serve una delega scritta (e mille altri intoppi che rendono la vita ancora più complicata)
la paura in caso di incidente/morte della “madre biologica“, che risulta come unico genitore dellə bambinə, di fatto perdendo la presenza di un altro genitore.
le conseguenze psicologiche su tutta la famiglia, che si sente non protetta, ma attaccata, discriminata, odiata
Ma voi vi rendete conto?
Tutto ciò in nome di cosa? Per la “famiglia tradizionale“? Quella piena di problemi dove spesso le donne vengono ammazzate e spesso anche lɜ figlɜ subiscono traumi indicibili?
Secondo voi la famiglia è determinata da un “legame di sangue“ oppure da un legame di accudimento, una libera scelta che avviene giorno per giorno?
Qualche giorno fa parlavo con mia madre del rapporto madre/figlia, notando come in TV ci propongano il modello idilliaco di figlie che si confidano con le madri, e madri comprensive ed accudenti. È tutta una illusione che continuano a sparaci davanti agli occhi da anni ed anni.
I legami sono frutto di libera scelta, una scelta che nel caso di genitori e figlɜ si compie ogni giorno per anni e anni. Come la scelta di essere fratello o sorella, o di essere amicɜ. Il “legame di sangue“, il “legame genetico“ non centrano assolutamente nulla, altrimenti tutte le “famiglie tradizionali“ produrrebbero bambini felici e sani di mente. Invece non è così.
Ci sono persone che non sono in grado di occuparsi dei propri “figli naturali“ e fanno danni incredibili. Ci sono persone che sentono di poter crescere un essere umano con amore e accudimento e vengono ostacolate perché non fanno parte della benedetta “famiglia tradizionale“.
Vi immaginate essere figlɜ di persone che vi hanno voluto talmente tanto da essere andate incontro a mille difficoltà pur di farvi nascere? Che hanno dovuto andare all’estero per crearvi, perché in Italia non era permesso farlo, hanno speso una valanga di soldi pur di farvi nascere, sono andate contro allo stigma sociale, consapevoli che esistono persone che le criticheranno e odieranno per quello che sono? Io mi sentirei fortemente voluta ed amata. Mi sentirei invece odiata dallo Stato, che non accetta tutto ciò.
Dire che “l’amore è amore“ sembra una frase fatta, ma è così. Mentre invece lo Stato tutela una ideologia, una convinzione irrazionale, una paura di tutto il resto.
Ci sarebbe tanto ancora da dire, per quello vorrei aumentare le mie pubblicazioni :)
Tornando al discorso iniziale, su opinioni VS sentire, credo ci sia molto bisogno che chi si sente discriminato come persona esprima il proprio sentire.
In questa società c’è una sola voce dominante, che è quella del patriarcato, e del maschio cisgender, etero, bianco. Tutte le altre voci, secondo l’idea comune, dovrebbero sentirsi “sbagliate“, vengono criticate, i maschi vi spiegano che “non è così“.
Se questa frase ti sembra “razzista“ o “sessista“, informati su quanti sono i direttori di giornali nazionali maschi e su quante dono le donne. Guarda i DATI, prima di dare una tua opinione ad cazzum.
Alle donne hanno insegnato che sono troppo “emotive“ e “irrazionali“: solo l’opinione maschile è oggettiva e data “a freddo“. Non parliamo poi delle opinioni della comunità LGBTQUIA+ o di persone con la pelle di un colore diverso dal bianco.
Credo che tutte queste altre voci debbano esprimere il proprio sentire il più possibile, quando ne hanno voglia. C’è bisogno di creare una narrazione che tenga conto del sentire di chi finora è statə esclusə. Per questo voglio scrivere e dire tanto.
E ringrazio tantissimo chi ha sottoscritto un abbonamento a questi miei scritti, per sostenermi :)
Sto rifacendo anche il sito MicioGatto.it, siate fiduciosɜ e vedrete cosa ho in servo per voi :)
Un abbraccio da me e da tutti i mici e le micette che sto conoscendo in questi mesi di cat sitting <3